In un clima di superficialità dilagante, di ricerca immediata del risultato, di materialità, Michela Alessandroni ha scelto di abbandonare tutte quelle semplificazioni che impoveriscono, prefererndo le forme complesse della mente e gli spazi profondi del sogno e dell'anima. Ha cullato i suoi sentimenti in un luogo misterioso e senza tempo, ha creato il suo rifugio di cieli notturni, natura e ispirazione, difendendo il proprio diritto alla lentezza e alla timidezza, alla ricerca e all'autenticità. Ha poi aperto una piccola parte di quel nascondiglio ai lettori - una accurata selezione di componimenti scritti fra il 1992 e il 2017 - e l'ha chiamato "Effettonotte".